Aldrico da Bosco Alto
Viene da una piccola comunità rurale ai margini della
Foresta Stregata, nei pressi della città portuale di
Albaridia, che i locali chiamano Bosco Alto. Imparentato con una famiglia di fabbri eredi di lunga tradizione, si avviava a una tranquilla carriera di forgiatore quando, dopo la rivolta contro gli
avvizziti culminata con la morte di
Aureliano dei Gastaldi, è stato cooptato nella
corte del principe, bisognosa di forze fresche.
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Aldrico in tenuta da campagna |
Valleterna
Erede
Artefice
Plebeo, suddito dei
Nardovino.
Dicono di lui
"Un acuto pensatore ed un candido idealista. Certamente quest'uomo sa qualcosa di più di tutti noi su che cosa sia la giustizia. La sua sfortuna è quella di essere nato in un periodo storico che non può comprendere le sue idee troppo alte."
[1]
"Per più di un'occasione gli devo la mia incolumità. Una volta, a
Villa Clarina, quando venni imprigionato ingiustamente per un disguido verbale, egli si prodigò assieme alla Paladina
Nebula per mediare la mia liberazione. E anche sulla via per
Torre Veglia, quando ci trovammo da soli nel bosco innevato assieme a
Fra' Vito. Senza la destrezza boschiva di quest'Erede saremmo probabilmente morti per mano dei
Diurni o del freddo."
[2]
"Mi ha stupita più volte parlando con lui... è sempre gentile con tutti, a volte persino esagerato negli ossequi... Di un altruismo squisito, ricordo che mi prestò le stoviglie per desinare quando non ne avevo... e ho potuto fare affidamento persino sulla sua discrezione. Decisamente un Valniano atipico..."
[3]
- ^ Ne parla Mastro Set figlio di Saul, Sapiente della Loggia degli Alchimisti d'Ambra.
- ^ Sostiene Mastro Set figlio di Saul.
- ^ Afferma la duchessa brumiana Bianca Portalupo.